sabato 31 dicembre 2011
martedì 27 dicembre 2011
Il setup fotografico
Le immagini che pubblico in questo blog sono riprese con un telescopio Newton da 152 mm f/5 su una montatura equatoriale tipo Meade LXD75 con Autostar.
Per le riprese del cielo profondo al fuoco del newton utilizzo una Camera CCD Meade DSI color, mentre per le riprese della luna e dei pianeti utilizzo una Webcam Philips TouCam Fun anteponendo a questa una lente di Barlow 3X o un duplicatore di focale di tipo fotografico per allungare la focale e quindi l’ingrandimento.
Per l’autoguida utilizzo un obiettivo da 50mm f/1.8 e una Camera CCD Meade LPI che utilizzata col software standard fornito dalla Meade assolve egregiamente il suo compito nonostante la corta focale dell’obiettivo.
La stessa ottica usata per l’autoguida, visto il notevole campo inquadrato, viene utilizzata anche come cercatore riducendo a zero la necessità di uscire all’aperto per puntare.
Il telescopio staziona sul terrazzo della casa in cui abito alla periferia sud-est di Palermo, mentre il computer si trova sotto il tetto di casa e tramite dei cavi di collegamento autocostruiti, più lunghi rispetto a quelli in dotazione, da lì dirigo tutte le operazioni di puntamento e ripresa.
Naturalmente chi osserva con un telescopio sa che in poche discipline scientifiche le dimensioni dello strumento contano tanto quanto contano in astronomia.
Ma utilizzando bene quello che si ha, anche con un piccolo telescopio come il mio si può avere la soddisfazione di ottenere delle immagini interessanti sia scientificamente che esteticamente.
Osservando da questo sito, che si trova immerso in una città affetta da un inquinamento luminoso spaventoso, riesco a raggiungere facilmente la magnitudine 16,5 e nelle serate migliori, con pose di alcuni minuti si arriva anche a 18.
Certo quando riesco a spostarmi in montagna dove il cielo è limpido e l’inquinamento luminoso è molto limitato la musica cambia, ed è come quando, tanto per usare una metafora automobilistica, il possessore di una macchina sportiva si reca in un circuito automobilistico e può pigiare sull’acceleratore per tirare fuori i cavalli.
domenica 25 dicembre 2011
NGC 6611 26/08/2008
I pilastri della creazione,
NGC 6611 nota anche come M16 o Nebulosa Aquila è una grande regione visibile nella costellazione della Coda Del Serpente. E’ formata da un ammasso aperto di stelle giovani associato a una nebulosa a emissione nota come IC4703. La sua distanza dalla terra dovrebbe essere compresa tra i 5500 e i 6000 anni luce. Contiene alcune formazioni conosciute come “I pilastri della Creazione”, immense colonne di gas oscuro spinte nello spazio dall’azione del vento stellare generato dalle componenti dell’ammasso centrale.
Le stelle che compongono questo ammasso sono classificate come supergiganti blu molto calde e brillanti e la loro età è di 2-3 milioni di anni (il nostro sole ha circa 5 miliardi di anni).
La stella più brillante ha una magnitudine di 8.28 non è visibile a occhio nudo.
venerdì 23 dicembre 2011
giovedì 22 dicembre 2011
domenica 18 dicembre 2011
Il cielo di Palermo
Il Cielo stellato della Nostra cara Palermo è una parte di paesaggio che purtroppo stiamo perdendo.
Ci sono zone della città da dove scorgere qualche stella nel cielo notturno è ormai diventata una impresa quasi impossibile.
Ci sono zone della città da dove scorgere qualche stella nel cielo notturno è ormai diventata una impresa quasi impossibile.
Nessun palermitano accetterebbe un occultamento visivo del lungomare di Mondello che ne impedisse completamente e definitivamente la visione a chi vi passeggi, soprattutto se questo avvenisse senza una giustificazione.
E’ quello che di fatto avviene col cielo stellato la cui visione Ci è preclusa da luminarie di ogni tipo che vengono indirizzate verso l’alto senza un valido motivo.
Naturalmente nessuno chiede di oscurare la città, ma si può sicuramente ottimizzare l’illuminazione evitando la dispersione di inutili luci verso il cielo.
Questo è quanto impone il regolamento della illuminazione pubblica e privata del Comune di Palermo allegato al Regolamento Edilizio Comunale.
Una ottimizzazione della illuminazione sia pubblica che privata sarebbe auspicabile anche per ovvi motivi economici, visto il costo crescente della bolletta energetica.
Noto purtroppo che nonostante questo anziché sensibilizzarsi a questo problema la città
incrementa le sorgenti luminose fuori norma.
Un discorso a parte merita invece la consuetudine affermatasi negli ultimi anni di installare dei grossi proiettori rotanti che indirizzano un potente fascio luminoso verso la volta celeste.
Di solito l’uso di questi “fari” si protrae per un periodo di tempo limitato (giorni o settimane) a seconda della durata dell’evento su cui si vuole attirare l’attenzione della opinione pubblica, un circo una fiera ecc.
Ho notato che un nuovo grosso distributore di carburante ubicato sulla circonvallazione in direzione Catania ha installato da diversi mesi uno di questi proiettori che rimane in funzione tutta la notte sette giorni su sette e intuisco che l’intenzione sia quella di lasciarlo in funzione a tempo indeterminato.
Questo renderebbe la situazione veramente insopportabile a tutte quelle persone che come me per studio o per diletto osservano e riprendono immagini fotografiche del cielo notturno, azzerando praticamente l’attività che la comunità degli Astrofili Palermitani con sacrificio e dispendio di risorse personali da anni porta avanti.
Il cielo stellato è di tutti e nessuno dovrebbe rubarcelo.
venerdì 9 dicembre 2011
Una faccia sulla luna
Tutti gli appassionati d'astronomia ricorderanno come qualche anno fa fece notizia una strana immagine ripresa il 25 Luglio 1976 dalla sonda spaziale Viking 1 in orbita attorno a marte dove una formazione montuosa sembrava assumere la sembianze del volto di una sfinge.
Esaminando una foto della luna ripresa in data 12/05/2011 penso di avere trovato anche sul nostro satellite nelle vicinanze del cratere Plato qualcosa che somiglia al volto di una donna semicoperto dalla sabbia, giudicate voi stessi.
si tratta ovviamente di una illusione ottica dovuta al particolare gioco di luci e ombre e alla non elevata risoluzione della immagine, cosa che contribuisce a levigare i particolari più minuti ammorbidendone i contorni.
In altre immagini riprese da me o scaricate dalla rete non ho più trovato quelle sembianze.
Esaminando una foto della luna ripresa in data 12/05/2011 penso di avere trovato anche sul nostro satellite nelle vicinanze del cratere Plato qualcosa che somiglia al volto di una donna semicoperto dalla sabbia, giudicate voi stessi.
si tratta ovviamente di una illusione ottica dovuta al particolare gioco di luci e ombre e alla non elevata risoluzione della immagine, cosa che contribuisce a levigare i particolari più minuti ammorbidendone i contorni.
In altre immagini riprese da me o scaricate dalla rete non ho più trovato quelle sembianze.
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