Il Cielo stellato della Nostra cara Palermo è una parte di paesaggio che purtroppo stiamo perdendo.
Ci sono zone della città da dove scorgere qualche stella nel cielo notturno è ormai diventata una impresa quasi impossibile.
Ci sono zone della città da dove scorgere qualche stella nel cielo notturno è ormai diventata una impresa quasi impossibile.
Nessun palermitano accetterebbe un occultamento visivo del lungomare di Mondello che ne impedisse completamente e definitivamente la visione a chi vi passeggi, soprattutto se questo avvenisse senza una giustificazione.
E’ quello che di fatto avviene col cielo stellato la cui visione Ci è preclusa da luminarie di ogni tipo che vengono indirizzate verso l’alto senza un valido motivo.
Naturalmente nessuno chiede di oscurare la città, ma si può sicuramente ottimizzare l’illuminazione evitando la dispersione di inutili luci verso il cielo.
Questo è quanto impone il regolamento della illuminazione pubblica e privata del Comune di Palermo allegato al Regolamento Edilizio Comunale.
Una ottimizzazione della illuminazione sia pubblica che privata sarebbe auspicabile anche per ovvi motivi economici, visto il costo crescente della bolletta energetica.
Noto purtroppo che nonostante questo anziché sensibilizzarsi a questo problema la città
incrementa le sorgenti luminose fuori norma.
Un discorso a parte merita invece la consuetudine affermatasi negli ultimi anni di installare dei grossi proiettori rotanti che indirizzano un potente fascio luminoso verso la volta celeste.
Di solito l’uso di questi “fari” si protrae per un periodo di tempo limitato (giorni o settimane) a seconda della durata dell’evento su cui si vuole attirare l’attenzione della opinione pubblica, un circo una fiera ecc.
Ho notato che un nuovo grosso distributore di carburante ubicato sulla circonvallazione in direzione Catania ha installato da diversi mesi uno di questi proiettori che rimane in funzione tutta la notte sette giorni su sette e intuisco che l’intenzione sia quella di lasciarlo in funzione a tempo indeterminato.
Questo renderebbe la situazione veramente insopportabile a tutte quelle persone che come me per studio o per diletto osservano e riprendono immagini fotografiche del cielo notturno, azzerando praticamente l’attività che la comunità degli Astrofili Palermitani con sacrificio e dispendio di risorse personali da anni porta avanti.
Il cielo stellato è di tutti e nessuno dovrebbe rubarcelo.
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