venerdì 11 novembre 2011

così ebbe inizio

La Passione per l’astronomia cominciò da ragazzo e culminò a 17 anni con l’acquisto dell'allora  famoso
RET 45 un piccolo telescopio riflettore newton da 114mm di diametro f 900mm con una montatura equatoriale che, anche se non sapevo bene come fare funzionare, mi faceva sentire veramente soddisfatto per il nuovo acquisto.
La frenesia astrofiliaca durò un paio d’anni e  sembrò scemare allorchè la passione per le stelle cozzò con le difficoltà  che oggettivamente rendono frustrante l'impegno di un astrofilo se non si dispone di  strumenti adeguati e soprattutto di una buona preparazione teorica.
Piano piano riposi il mitico riflettore da 114 mm  in un angolo a fare da oggetto d’arredo e li  rimase per molti anni.
A metà degli anni 80 ripresi a leggere L’Astronomia (la più diffusa rivista per astrofili in quegli anni)  e in breve ecco riaccendersi la fiamma. Rimesso in sesto il vecchio 114 mm ricominciai a osservare il cielo e, ritenendo che un telescopio più grosso mi avrebbe aperto nuovi orizzonti progettai e  iniziai la costruzione di un  Newton da 250mm f/6,3.
Lavorai  freneticamente al progetto e alla successiva realizzazione per  mesi , tutto era reso complicato dalle difficoltà  incontrate nel reperire qualsivoglia componente, la produzione di accessori per l’astronomia  allora si rivolgeva esclusivamente ai grandi osservatori o a una ristretta cerchia di facoltosi astrofili  e praticamente  quasi tutto fu autocostruito in economia.
Alla fine lo strumento prese vita, era enorme! Il solo tubo pesava più di 40 Kg , la struttura in ferro massiccio era ancor più pesante, il tutto era di grande effetto coreografico, ma l’impiego pratico, superati i primi entusiasmi, si rivelò alquanto problematico.
Aldilà di qualche osservazione sporadica  lo strumento si rivelò una delusione rispetto alle aspettative e ben presto finì in soffitta.
Trascorsi molti anni ero convinto che la vecchia fiamma fosse ormai spenta.
Galeotto fu il web quando per caso digitai la parola “astronomia” in un famoso motore di ricerca. Siamo nell’anno 2005 in piena era informatica, ed eccola lì, una esplosione di novità, le case che costruivano strumenti costosissimi riservati a pochi eletti avevano scoperto che quello dell’astronomia era un mercato che valeva la pena esplorare e complice l’industria cinese, avevano realizzato una serie di strumenti ed accessori  con un rapporto qualità prezzo che a me sembrò allettante.      
Decisi così di acquistare un nuovo telescopio, questa volta ragionai, non pensai tanto alla dimensione quanto alla reale fruibilità dello strumento, e dopo uno studio meticoloso di quello che il mercato offriva, compatibilmente alle mie finanze tutt'altro che floride, acquistai un Telescopio  Newton da 152 mm f/5 sulla collaudata montatura Meade LXD 75 motorizzato sui due assi.
Grazie all'elettronica, agli encoder e all'industria cinese che tutto ciò realizza a costi molto contenuti il telescopio è dotato di un sistema di puntamento automatico e di inseguimento che lo rendono, per uno  che viene dalla gavetta, uno strumento eccezionale, ma di questo parleremo in seguito.  

sabato 5 novembre 2011

M 101

Salve

Esiste l'astronomia dei grandi telescopi, dello Space hubble e delle sonde spaziali, ma esiste anche l'astronomia dei piccoli osservatori privati, dell'astrofilo solitario che armato di un piccolo strumento ottico punta lo sguardo verso l'infinito. 
Con la mania competitiva caratteristica del nostro tempo  quella dell'astrofilo potrebbe sembrare una figura  anacronistica, ma Vi posso assicurare che quando vi trovate a osservare una stellina ignota mille volte meno luminosa della più debole stella visibile a occhio nudo, il pensiero che in quel momento probabilmente quel luccichio è solo per i Vostri occhi  ripaga sacrifici sostenuti, e anche il più sgangherato dei telescopi Ci sembrerà Monte Palomar.    
Del resto Galileo Galilei per le sue osservazioni utilizzava un'ottica che definire un fondo di bottiglia è ancora un eufemismo, e nessuno ha mai dubitato della validità del suo lavoro.  
Con l'avvento dell'informatica applicata alle montature dei telescopi e delle tecniche di ripresa con camere CCD che ormai sono reperibili nei mercatini dell'usato, un modesto astrofilo dispone oggi di attrezzature che sono sicuramente superiori a quelle di cui disponevano i più importanti osservatori astronomici di cinquant'anni fa. 
i gruppi di astrofili se bene organizzati possono collaborare o, in alcuni settori di ricerca, addirittura competere   con i grandi osservatori.
E comunque la libertà di cui dispone il piccolo astrofilo di spaziare da un settore all'altro dell'astronomia è un fatto veramente straordinario , se si pensa che tutti i grandi osservatori astronomici sono vincolati da programmi di ricerca prenotati con mesi di anticipo e che non concedono nulla alla semplice contemplazione che tanto piace a noi piccoli astrofiliaci.
Mi chiamo Gaetano Russo Ho 49 anni vivo e lavoro a Palermo, ho studiato chimica e coltivo la passione per l'astronomia da sempre.
Utilizzerò questo spazio per rendere pubblici i lavori che ho realizzato sempre all'insegna della massima economia. Lavori che forse non saranno altamente spettacolari, ma che certamente hanno dei contenuti che consentono di farti sentire un po astronomo.